Cari colleghi e Care colleghe,
dopo un piccolo periodo di riposo (siamo arbitri, ma non vivendo di questo abbiamo dei lavori e delle necessità, tra le quali anche il diritto alle ferie), siamo tornati a farci sentire, perché nell’ultimo periodo ne sono accadute di cose…o forse no?
Sono passati circa una trentina di giorni dall’insediamento del nuovo CNAr, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per il prossimo quadriennio, con la speranza che facciano bene e facciano il bene del movimento arbitrale, un poco bistrattato nell’ultimo periodo.
In questo mese, come negli ultimi appena trascorsi se ne stanno sentendo di tutti i colori: arbitri bistrattati, mosse politiche e contromosse, acclamazioni a furor di popolo e mail anonime piene di veleno e in parte anche di tristi verità. Ma di una cosa ancora non se n’è sentito parlare…. La base!
Quella bellissima base, non geometrica, ma popolare, fatta a persone come tutti noi, ragazzi, ragazze, padri, madri e nonni, che viene sempre messa in ballo in fase elettorale e ben presto dimenticata una volta raggiunto l’obiettivo.
Eh si, perché è da circa un mese che i ruoli dei Coordinatori Regionali Arbitri e tutte le varie cariche territoriali che ne derivano sono state confermate, ma dopo di questo non si sa altro perché anch’essi poco sanno di ufficiale in merito a quella che sarà l’attività di formazione prevista per la prossima stagione, ormai alle porte. I colleghi dei panel Nazionali hanno saputo qualcosa: dapprima informati riguardo il corso di inizio Stagione da svolgere in presenza per 3 giorni (dal venerdì alla domenica), hanno dovuto poi ricevere un “dietrofront” (ufficialmente per le restrizioni COVID vigenti) e optare per un “ritiro onLine” della durata di un solo giorno.
Scusate la franchezza, ma questa è roba da dilettanti.
Vista la situazione Nazionale e Globale che tutti sappiamo ma più all’interno dell’ambito Federale, visto il fuggi fuggi degli sponsor con la conseguente diminuzione della disponibilità economica, sarebbe stato più onesto e doveroso dire: “non ci sono abbastanza fondi per pagare le varie riunioni” e tutti ce ne saremmo fatti una ragione, ammirando la franchezza, adattandosi e cercando di fare il possibile con i mezzi a disposizione (resilienza, questa sconosciuta..), ma così non è.
Sotto il punto di vista delle sezioni arbitrali delle varie regioni, ancora non si sa nulla di concreto, a parte una fugace comunicazione del 31 luglio -la stessa comunicazione che prevedeva la riunione in presenza per i colleghi del Nazionale-, nel quale si legge:”I corsi di aggiornamento per la formazione regionale, date stabilite dai Coordinatori dei Comitati Regionali Arbitri d’intesa con i Presidenti dei rispettivi Comitati Regionali, potranno essere organizzati nel periodo compreso tra l’11 e il 28 settembre 2021.” che vuol dire tutto ma non vuol dire niente. I coordinatori, non avendo ancora effettuato una riunione con il nuovo CNAr, non possono pianificare granché se non vengono stabilite delle linee guida per la formazione e l’attività in generale.
I campionati iniziano ad ottobre e tempo ce n’è” staranno pensando nelle alte sfere, ma con la situazione pandemica in lento ma costante peggioramento, lo scenario potrebbe cambiare in maniera repentina in breve tempo. Pochi coordinatori regionali stanno spingendo le proprie risorse a tesserarsi o ri-tesserarsi per la stagione, perché non c’è ancora nulla di certo, ma sempre più persone iniziano a fare domande perché è giusto che si organizzino la propria vita. Questa mancanza di comunicazione e soprattutto di empatia accresce quel divario, quel disagio esistente tra la base e il panel Nazionale/CNAr, rischiando di instaurare un sentimento di malcontento e disaffezione.
Riteniamo quindi che sia opportuno elaborare diverse soluzioni in base alle condizioni davanti alle quali andremo a trovarci, ma soprattutto di comunicarlo con il dovuto anticipo.
Condividiamo le recenti decisioni della FIR, di allinearsi alle linee guida attuali come d’altronde molte altre Federazioni Sportive, sull’utilizzo del Green Pass per gli allenamenti e le competizioni sportive. Torna però sempre il dubbio che ci ha accompagnato prima e durante il periodo dell’Attività Volontaria della scorsa stagione: chi controlla la bontà dell’esecuzione dei tamponi? Chi sarà l’addetto alla verifica del Pass? Ovviamente ci auguriamo che a tale scopo vengano preposti dei (seri) Responsabili Sanitari da parte delle società, come previsto anche nei protocolli precedenti, ma il dubbio non viene chiarito, anzi, rimane come prima se non acuito.
E che non si pensi ad aggiungere tale responsabilità agli Arbitri, che nell’ultimo periodo hanno visto aumentare la mole di lavoro in maniera netta, ma mantenendo sempre lo stesso livello di compenso.
Confidiamo in una rapida ed efficace comunicazione in merito da chi di dovere, con la speranza che le tutele nei confronti della categoria arbitrale tutta, base compresa, vengano aumentate.
Per aspera, ad astra.