I capi sezione del Veneto hanno incontrato Borgato e gli hanno chiesto di fare un passo indietro poiché, sussiste un conflitto di interessi in quanto ricopre sia la carica di coordinatore del Veneto e sia quella di consigliere Cnar. Inoltre hanno lamentato, in questi anni, la mancanza di condivisione nella gestione del gruppo, la scarsità di contenuti proposti alle Sezioni e nessuna interazione con la base (ad esempio non si è mai premunito di andare in visita presso le Sezioni).
Borgato si è rifiutato e in risposta i capi sezione hanno inviato una comunicazione al Presidente FIR, Innocenti, al Presidente del CNAr, Giacomel e al Presidente del Comitato Veneto, Trevisan, sottoscritta da 91 arbitri su ca 110 attivi.
Non hanno ricevuto alcuna risposta, hanno perciò deciso di autosospendersi e di non garantire la presenza al raduno regionale che si terrà domenica prossima (18 settembre 2022).
A tutti gli arbitri del Veneto è stato chiesto di fare altrettanto.
La regione che sembrava essere un punto fermo si è scoperta invece un punto dolente, forse era stato sempre tenuto tutto “sotto la sabbia”…?
Nel comunicato i Capo Sezione lamentano che il Presidente Innocenti come anche il Presidente del Comitato Veneto non abbiano minimamente dato cenni di risposta alla richiesta di quasi 100 arbitri palesando con ciò un marcato disinteresse nei confronti della base, quella vera.
Nel pieno rispetto di ogni collega arbitro i Capo Sezione Veneti si sono però premurati di lasciare “in scienza e coscienza“ ciascuno libero di aderire o meno all’iniziativa, invitando chi avesse intenzione di seguire il loro esempio di avvisare chi di dovere per evitare inutili spese.
Il buon senso e l’educazione sembra esistano ancora (non dappertutto evidentemente).
Dal Veneto la Regione del Rugby Italico