“Xe pèso el tacòn del buso.” [detto popolare padovano]
Dopo il terremoto di ieri, con un comunicato ufficiale dei Capi Sezione del Veneto, si cerca di correre al riparo, ma con un evidente caos mentale e in pieno “stile Cencelli“.
Siamo stati informati che nella serata di ieri il presidente Giacomel abbia tentato tramite mail una replica alle loro richieste.
Lo fa trincerandosi dietro presunti impegni istituzionali che lo avrebbero impegnato a tal punto da non rispondere a 91 dei suoi arbitri.
Ma non si era detto, come estrapolato dal verbale dell’incontro con i Coordinatori Regionali del 19 Agosto a Bologna che l’attuale C.N.Ar. doveva occuparsi solo dell’attività corrente? Perchè lui e i consiglieri continuano come se nulla fosse (partecipano a corsi, firmano circolari, chiamano arbitri per sapere se possono arbitrare o meno -vedi sempre Borgato nel Lazio-)…..
Detto questo, la linea adottata nella sua goffa mail è: “fate uno sforzo e partecipate al raduno (del 18 -ndr-) e vi prometto che mercoledì 21 vi incontro”.
Ma non da solo.
No, quando mai?
Invito anche Trevisan, Borgato, Faccioli e Cason , rispettivamente Presidente del CRV, Coordinatore Regionale Arbitri , Responsabile al Reclutamento-Formazione e Designatore Regionale, nella speranza di riuscire ancora a confondere le risposte?
Forse quello che non è chia犀利士 ro é che l’unica cosa che in Veneto vogliono sentire é che Borgato venga sollevato dall’incarico (o rinunci di sua scelta).
Chiedere che si faccia il corso vuol dire un’ennesima presa in giro per la classe arbitrale, vuol dire anteporre miseria a problematiche che non si vogliono affrontare.
Mandare una mail in cui si cita l’orario di trasmissione significa, managerialmente, essere spalle al muro, attaccando la forma per non affrontare la sostanza, sollevando una cortina di fumo, nella speranza di nascondere la vera fonte di tutta questa situazione, lui stesso.
Troppo tardi presidente, la parola fine ve la state scrivendo da soli con i vostri comportamenti.
Ringraziamo i colleghi del Veneto per tenerci aggiornati circa la situazione e per essere tra i portavoce delle loro battaglie
Noto purtroppo molta acrimonia, forse troppa, visto il ruolo che dovrebbe avere un’associazione del genere.
Potrebbe ingenerarsi il sospetto che ci sia un interesse particolare, come molto spesso avviene “nell’altra” associazione.
O forse si tratta di una rivalsa personale per una mancata promozione ?
E’ un vero peccato, il ns movimento avrebbe bisogno di un’organizzazione seria (una sola) che aiuti invece di distruggere. Chiaramente un’associazione ufficiale, riconosciuta dal CONI. E magari un giorno potremmo avere anche un consigliere federale eletto in quota arbitri.
Buonasera Paolo, apprezziamo tutti i commenti sia, quelli positivi che quelli negativi. Ma una precisazione crediamo sia doverosa farla: non c’è alcun rancore da parte nostra, e nessun interesse “particolare” che probabilmente come Lei afferma, altri hanno. Noi non ambiamo a poltrone, poteri, forze o chissà cos’altro. Lo abbiamo sempre detto e sempre continueremo a dirlo con i nostri articoli e con il nostro modo di fare. Dispiace soltanto che lei abbia potuto avere questo pensiero diverso dal nostro. Non siamo nati per distruggere, bensì per aiutare e rifondare una categoria martoriata, ma partendo dal basso e non nascondendo il brutto sotto al tappeto. Scusandoci per aver risposto solo adesso al Suo commento, cogliamo l’occasione per augurarLe buone cose.