Ed eccoci all’inizio della nuova avventura della nuova Cnar di “concertata ispirazione democratica”.
Certo, il treno di Agosto è passato senza aver minimamente intaccato il nocciolo conservatore che reggeva la Cnar, i cui anni di militanza federale (cioè di tesseramento) superavano abbondantemente il secolo.
Ed è passato con un leggero ed allegro sventolio di fazzoletti bianchi ai finestrini, come facevano gli adolescenti nelle vacanze estive degli anni ’50. Un piccolo passo che poteva diventare enorme e dirompente ma cui non si è colto il preciso peso storico. O di cui buona parte degli arbitri non ha saputo (o voluto?) cogliere il preciso peso storico.
Pazienza.
Ora ci si trova a poter concorrere per poter eleggere rappresentanti di base e dalla base, con la speranza che non siano già “governativi” in pectore ma con la voglia di discutere, proporre ed ispirare progetti nuovi che non odorino di polverosi simulacri del passato.
Nei fatti tre uomini in una barca che, come nei celebri scritti di Jerome K. Jerome, si interessino e facciano esperienza di un viaggio che potrà risultare utile anche per i prossimi anni. (Tre uomini ma anche donne, ovvio, la citazione letteraria è di fine ‘800, altrimenti veniamo citati per danni dalla Michela Murgia e company !!).
Chiunque siano, a patto di non interessarsi al primo gettone di presenza.
Sarebbe davvero deprecabile.